Il mostro del gabinetto
Alcuni giorni fa mio fratello Francesco che ha appena finito la terza elementare mi ha fatto leggere un suo tema di fantasia scritto a scuola durante l’anno scolastico e nel leggerlo ho subito notato con ramarico come le correzioni apportate dalla maestra avevano il più delle volte l’effetto di togliere e spegnere le trovate e lo stile spumeggiante e divertentissimo che solo all’età di otto anni si può avere e che poi viene irrimediabilemente perduto con l’età e con il sopraggiungere della, a volte troppo agognata, “maturità”….
Poiché ho trovato la storia tanto simpatica e spassosa quanto impossibile da concepire per un adulto (i cui schemi mentali sono ormai irrimediabilmente compromessi da una visione troppo razionale del mondo) ve la voglio proporre così come e’ stata scritta omettendo le svilenti correzioni dell’insegnate: signore e signori ecco a voi ….
Il mostro del gabinetto
C’era una volta una famiglia molto povera che viveva in una casa sperduta in mezzo ad una foresta.
La loro casa era dotata di un bagno molto stretto,due camere da letto molto piccolee una cucina estremamente piccola. Il padre era molto vecchio, la madre anche lei era anziana mentre i figli, i due fratelli Begnamino e Rachele, erano molto giovani in confronto ai loro genitori; avevano verso i venti-ventuno anni. Erano loro che gestivano la famiglia.
Un giorno Begnamino era andato a giustare il gabinetto che era il più sporco di tutti. Ad un tratto dal gabinetto uscì un mostro orribile sporco di pipì dai piedi alla testa, era orrendo e Begnamino gridò: “Aiuto, aiutatemi!!!! C’è un mostro orrendo in bagno!” e scappò in cucina dalla mamma. Le raccontò terrorizzato tutto quello che aveva visto in bagno e la mamma gli disse che era stata solo una sua immaginazione. Quella sera andarono a dormire ma Begnamino si svegliò e andò dalla mamma perchè aveva sognato il mostro del gabinetto.
Arrivò l’alba e tutti si alzarono e si precipitarono nel gabinetto, ma videro il mostro e si fermarono e corsero tutti nella camera di mamma e papà. Il papà e Begnamino si armarono di archi e lancie e lentamente entrarono nel gabinetto. Il mostro li vide armati e allora li attaccò con la sua super-pipì e loro caddero a terra. Si alzarono e sferrarono il loro attacco: il padre lanciò la lancia e aveva ucciso più di cento animali e colpì il mostro alla pancia. Il figlio vedendo che il mostro era ancora vivo, con il suo arco lanciò una freccia nella sua testa e così il mostro morì. I due uomini lo portarono in giardino e lo bruciarono. Poi chiamarono gli altri dicendo: “Venite, il mostro del gabinetto è morto, siamo salvi!“.
Così vissero felici e contenti per tutta la vita tranne quando morirono mamma e papà.
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